Antonio Melis ispanoamericano Siena Firenze Messina

 

 

Antonio Melis (Vignola, Modena, 1942 – La Paz, Bolivia, 2016), dopo gli studi nei licei classici di Urbino e Padova, si è laureato in lingua e letteratura ispanoamericana nella facoltà di Lettere di Padova.

Docente universitario nelle Università di Firenze, Messina e Siena, è stato profondo conoscitore dell'immenso mondo latinoamericano, nei suoi aspetti non solo linguistici e letterari, ma anche civili e etnoantropologici.
Traduttore infaticabile, ha inteso infatti l'atto del tradurre nel senso più classico, quello cioè di trasportare e rappresentare in un'altra lingua non solo un testo, ma la cultura a cui quel testo appartiene.


È stato quindi un ponte continuo tra la cultura italiana e quella così variegata del mondo latinoamericano, affrontando fin dalla giovinezza poeti e scrittori come Pablo Neruda, Rubén Darío, César Vallejo, Ernesto Cardenal, José María Arguedas, Jorge Luis Borges, e il grande pensatore marxista José Carlos Mariátegui.

Per meglio conoscere e far conoscere quelle culture, è diventato esperto di lingue indigene, traducendo dal quechua e dal mapudungun, la lingua del popolo mapuche.
E quel mondo indigeno, di cui si è fatto interprete generoso, è stato per lui metafora di tutte le oppressioni.



Antonio Melis
critico letterario, ispanoamericanista e ispanista,
docente universitario nelle Università di Firenze, Messina, Siena

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